Una fresca passeggiata vista lago: da Prada al Rifugio Fiori del Baldo
Quando, come in queste ultime settimane, il caldo si fa opprimente e l’aria sembra ferma, c’è un desiderio che ci accomuna tutti: trovare sollievo, respiro, freschezza. E cosa c’è di meglio che lasciare l’afa alle spalle per salire in quota, dove l’aria profuma di bosco e i prati ondeggiano leggeri sotto un cielo terso? La passeggiata che parte da Prada, una piccola frazione di San Zeno di Montagna, e conduce al Rifugio Fiori del Baldo, è un invito a rallentare, respirare a pieni polmoni e lasciarsi incantare dal paesaggio. Il sentiero inizia vicino alla stazione della funivia, dove è possibile parcheggiare l’auto e incamminarsi. Da lì, ci si inoltra subito nella natura, tra boschi freschi e radure soleggiate, con il Lago di Garda che appare e scompare tra i rami. La salita si fa via via più panoramica, ma mai difficile: è un percorso adatto a tutti, che alterna tratti più ripidi a momenti di respiro, fino a raggiungere le creste del Monte Baldo, dove il panorama si apre a 360 gradi. Il crinale si percorre dolcemente, in una mezz’ora di cammino sospeso tra cielo e terra, accompagnati solo dal vento e dal profumo dell’erba. L’ultimo tratto, una salita tra prati fioriti e ricchi di vita, è la cornice perfetta prima di arrivare al rifugio. In pochi minuti si guadagna la vetta, e con essa uno dei punti panoramici più spettacolari del Baldo, a 1850 metri di altitudine. Ma più che la quota, qui colpisce la sensazione di libertà, di leggerezza, di essersi davvero lasciati alle spalle tutto il resto.
Una finestra sulla montagna di un tempo: il Rifugio di Annamaria
Arrivare al Rifugio Fiori del Baldo non è solo una soddisfazione escursionistica: è come aprire una finestra sul passato. Qui non troverete fronzoli, piatti gourmet o arredamenti alla moda. Troverete Annamaria, la custode del rifugio, 80 anni, da sempre lì. Estate e inverno. Una figura autentica, schietta, con quella rudezza gentile che appartiene a chi ha vissuto una vita intera tra vento, neve, sole e silenzio. La cucina è semplice, genuina, fatta di piatti tradizionali, torte artigianali e una collezione di grappe fatte in casa che raccontano più storie di mille parole. Mangiare su quei tavoloni di legno, davanti a un panorama che abbraccia il Lago di Garda, le Prealpi, l’Appennino e perfino il Monte Rosa, è un’esperienza che non può che rimanere ben impressa. Non è un rifugio per chi cerca comfort, ma per chi cerca verità. Quella semplicità schietta e calda, un po’ ruvida ma sincera, che si sposa alla perfezione con una fetta di torta di mele, un bicchiere di grappa e un panorama che lascia senza fiato.
La flora e la fauna alpine
Il Monte Baldo è conosciuto da secoli come “il Giardino d’Europa”, e basta guardarsi intorno per capire perché. I prati che circondano il rifugio esplodono in estate di fiori rari e coloratissimi, molti dei quali presenti solo qui — le cosiddette specie “baldensis”. Stelle alpine, genziane, sassifraghe, orchidee... un vero paradiso per appassionati di botanica e fotografi.
Ma non sono solo i fiori a rendere magico questo luogo: la fauna del Baldo è altrettanto sorprendente. Ecco tre protagonisti che potreste avere la fortuna di incontrare lungo il cammino:
La regina dei cieli alpini: l’Aquila Reale
Con le sue ali che superano i due metri di apertura, l’aquila reale domina i cieli del Baldo. Se siete fortunati, potreste vederla in volo, con pochi battiti possenti e planate silenziose. Nidifica tra le rocce più alte e, fedele al suo territorio, lo sorveglia con voli rituali e spettacolari. Un vero simbolo di forza e libertà.
L’equilibrista delle montagne: il Camoscio
Elegante, robusto e agilissimo, il camoscio è uno degli abitanti più affascinanti del Baldo. Introdotto anni fa, oggi se ne contano numerosi esemplari. All’alba o nel tardo pomeriggio, quando la montagna si svuota, è facile scorgere questi atleti naturali saltare leggeri tra le rocce, con i loro occhi attenti e il profilo fiero.
La sentinella delle terre alte: la Marmotta
Più facile da avvistare, ma non meno affascinante, la marmotta è la vera sentinella delle montagne. Vive in colonie, ama il sole e avvisa i suoi simili con fischi acuti non appena percepisce un pericolo. In estate si aggira tra le praterie fiorite, in cerca di cibo e compagnia, ma già a settembre inizia a prepararsi per il lungo letargo invernale.
La passeggiata da Prada al Rifugio Fiori del Baldo non è solo un’escursione tra panorami mozzafiato e natura incontaminata. È un piccolo viaggio nel tempo, alla riscoperta di quella semplicità autentica che, forse, abbiamo un po’ dimenticato. È l’incontro con una montagna fatta di vento e silenzio, di spazi immensi e accoglienza ruvida ma sincera — quella che sa ancora parlare al cuore.